Ipnosi: come abbassare l'ansia e vincere gli attacchi di panico

Esistono molti approcci terapeutici validi nella gestione di problematiche ansiose quali l'ansia e gli attacchi di panico; la tecnica dell'ipnosi è una di queste: anzi, si è rivelata non solo particolarmente utile nel raggiungimento di risultati stabili nel tempo, ma anche rapidi. Come funziona? E' molto semplice: l'operatore, che deve essere necessariamente uno psicoterapeuta (medico o psicologo) porta il paziente in uno stato di profondo rilassamento, che non è veglia e non è sonno, durante il quale egli non perde la coscienza, ma è solo più disteso, calmo e sereno. In questo stato, con la tecnica della semina, si "impiantano" nella parte inconscia del cervello del paziente immagini positive e rassicuranti, create appositamente per la gestione degli stati ansiosi; bisogna sapere, infatti, che il nostro inconscio parla esclusivamente attraverso le immagini, pertanto non comprende né codifica le parole. Sta tutta qui la forza dell'ipnosi: si raggiunge direttamente l'inconscio, che molto spesso è il responsabile della nostra ansia, e, parlando il suo stesso linguaggio, che è quello delle immagini, lo si re-imposta su livelli di tranquillità e di rilassamento. In concomitanza con questa fase, che è chiamata terapia sintomatica, l'operatore (ecco spiegata la necessità di avvalersi del sostegno di uno psicoterapeuta) deve necessariamente eseguire anche la terapia causale, cioè capire, insieme al paziente, le ragioni che lo hanno indotto a scatenare reazioni ansiose o gli attacchi di panico, al fine di prevenire quella che Sigmund Freud definitiva "conversione del sintomo", ovvero shiftare il problema su un altro canale (per intenderci, il paziente non ha più un attacco di panico ma inizia a mangiare comupulsivamente). Di qui l'importanza di eseguire sempre con ciascun paziente la terapia sintomatica, per risolvere il sintomo, e causale, per stabilizzare il risultato raggiunto nel tempo. L'ipnosi ci dà questa possibilità: contrastare l'ansia e il panico in tempi relativamente brevi, che dipendono sempre dalla struttura di personalità del paziente, dalle sue difese psichiche e dalle ragioni che hanno creato i sintomi, e soprattutto fare in modo che essi si stabilizzino nel tempo. Questo risultato è garantito dal fatto che ogni ipnosi è anche un'autoipnosi: registrare le sedute che avvengono in studio e risentirle a casa propria, in una situazione di rilassamento e protezione dai rumori e dalle invasioni esterne, consente al paziente di fortificare ogni giorno la sua barriera protettiva contro la paura che, irrazionalmente, invade il suo cervello e lo manda temporaneamente in tilt. Naturalmente, vale anche per una terapia ipnotica, come per tutti gli altri approcci terapeutici, la necessità di una solida motivazione: se il paziente vuole veramente guarire dai suoi problemi, certamente con l'aiuto di un terapeuta qualificato potrà raggiungere i suoi obiettivi; in caso contrario, occorre domandarsi che vantaggio secondario abbia il sintomo per il paziente, ovvero a che cosa gli serve, e questo perché gli attacchi di panico sono sempre problemi relazionali, che coinvolgono la persona e chi le sta intorno. Info e chiarimenti: dott.ssa Elisa Balconi, psicologa e psicoterapeuta, specializzata in Psicoterapia Bioenergetica e Ipnosi; elisa.balconi@libero.it. 347/9254331. Riceve a Monza, via Cavour 5 (citofono 209). Milano, via Tolmezzo 12/1 (studio medico dott.ssa Ciceri). Pessano con Bornago (MI) via Pascoli 10.